Contributi a fondo perduto a sostegno di progetti di imprenditoria femminile – Anno 2015

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Riferimenti

Legge regionale n. 11 del 11/08/2011, art. 2, co. 85 e 86
Regolamento attuativo approvato con DPReg del 23/12/2011 n. 0312/Pres e s.m.i come modificato da ultimo con DPreg. 56/2015;
Pareri della Regione in materia contributiva

Beneficiari

Sono soggetti finanziabili le nuove imprese femminili
iscritte al Registro Imprese da meno di  36 mesi alla data di presentazione della domanda, con sede legale o unità operativa oggetto dell’investimento sul territorio regionale.
Per impresa femminile s’intende:
l’impresa in cui la maggioranza delle quote è nella titolarità di donne, ovvero l’impresa cooperativa in cui la maggioranza dei soci è composta da donne e l’impresa individuale il cui titolare è una donna nonché, nel caso della società di persone composta da due soci, la società in accomandita semplice il cui socio accomandatario è una donna e la società in nome collettivo il cui socio donna è anche il legale rappresentante della società.

Aree di applicazione

Regione Friuli Venezia Giulia

Iniziative ammissibili

Iniziative finalizzate alla realizzazione di  progetti di imprenditoria femminile nel territorio regionale, che realizzano un investimento minimo di 5.000,00 euro.

Spese ammissibili

Sono ammesse spese per:
(La numerazione sotto riportata tiene conto della numerazione  dell’art. 8 comma 2 e seguenti del Regolamento)

A) Spese per investimenti,  strettamente funzionali all’esercizio dell’attività economica,  relativi all’acquisto e locazione finanziaria di:
impianti specifici, consistenti nei beni materiali che singolarmente o in virtù della loro aggregazione funzionale costituiscono beni strumentali all’attività di impresa;
arredi;
macchinari, strumenti ed attrezzature;
beni immateriali: diritti di licenza e software anche mediante abbonamento, brevetti, know- how;
hardware;
automezzi, strettamente strumentali all’attività di impresa, nel rispetto di quanto previsto all’Allegato A del Regolamento e pertanto, nel caso di veicoli destinati al trasporto di merci su strada, con esclusione delle imprese che svolgono come attività principale o secondaria l’attività di trasporto di merci su strada per conto terzi contraddistinta dal codice ISTAT ATECO 2007 49.41.00;
sistemi di sicurezza per contrastare gli atti criminosi, quali impianti di allarme, blindature, porte e rafforzamento serrature, telecamere antirapina e sistemi antifurto e antitaccheggio, vetri antisfondamento e antiproiettile, casseforti, nonchè interventi similari;
materiali e servizi concernenti la pubblicità e attività promozionali legate all’avvio dell’impresa comprese le spese per l’eventuale insegna, creazione del logo e dell’immagine coordinata dell’impresa, nei limiti di spesa massima di 10.000,00 euro;

B) Spese per la costituzione, quali:
spese notarili legate all’avvio dell’impresa, con riferimento unicamente  all’onorario notarile;
spese connesse ai necessari adempimenti previsti per legge per  l’avvio dell’attività d’impresa nonché spese inerenti all’eventuale redazione del business plan , nel limite massimo di 10.000,00 euro;

C) Spese di primo impianto, quali:
1. adeguamento e ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività economica tramite opere edili, realizzazione o adeguamento di impiantistica generale e relative spese di progettazione, direzione  e collaudo nei limiti massimi fissati ai sensi del DPReg. 453/2005 e smi, nel limite di spesa massima di 40.000,00 euro;
4. realizzazione o ampliamento sito internet, nei limiti di spesa massima di 5.000,00 euro;
5. locazione dei locali adibiti ad esercizio dell’attività d’impresa per un periodo massimo di 12 mesi e una spesa massima di 15.000,00 euro;
6. avvio attività di franchising, limitatamente al diritto di ingresso nel limite di spesa massima di 25.000,00 euro;

Solo per le microimprese – Spese per operazioni di microcredito, quali:

1. premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni o di    garanzie a prima richiesta, rilasciate nell’interesse dell’impresa beneficiaria da banche, istituti assicurativi e confidi di cui all’art. 13 del DL 269/2003, nel limite di spesa massima pari a 2.000,00 euro
2. oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia, nel limite di spesa massima pari a 1.000,00 euro
5bis Sono altresì ammesse a contributo le spese connesse all’attività di certificazione della spesa, di cui all’art. 41 bis della legge regionale 20 marzo 2000 n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso) nel limite massimo di 1.000,00 euro.
Le spese di cui al comma 2, lettera A), n. 8, lettera B), n. 1 e lettera C), n. 5 non devono superare complessivamente il 50 per cento delle spese ammissibili per singolo progetto di imprenditoria femminile presentato dall’impresa.
I beni devono essere nuovi di fabbrica, ai sensi dell’art. 8 comma 4 del Regolamento. Nel caso di locazione finanziaria è ammessa la spesa per la quota capitale delle singole rate effettivamente sostenute fino alla data di rendicontazione del progetto; non sono ammesse quota interessi e spese accessorie.

Agevolazioni

L’intensità massima del contributo è pari al 50% della spesa ammissibile  e l’importo dell’agevolazione è compreso tra un minimo di 2.500,00 euro ed un massimo di 30.000,00 euro.
Il limite massimo del contributo concedibile a copertura delle spese relative al microcredito è pari a 1.000,00 euro per le spese di cui alla lettera a)  del comma 3 bis dell’art. 8 del Regolamento ed  a 500,00 euro per le spese relative al microcredito di cui alla lett. b) del comma 3bis dell’articolo 8.

I contributi sono concessi secondo regime “de minimis” ai sensi del regolamento (CE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 e non sono cumulabili con altri incentivi, compresi aiuti di Stato e incentivi de minimis, aventi ad oggetto le stesse spese.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9.15 del 15/07/2015 ed fino alle ore 16.30 del 30/09/2015 alla Camera di commercio sul cui territorio è localizzata la sede o unità operativa dell’impresa destinataria dell’investimento

Procedure

Procedimento valutativo a sportello su base provinciale nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, attestato ai sensi dell’art. 11, c. 5 del Regolamento, precisando che per “data e ora di presentazione della domanda” si intendono la data e l’ora in hh:mm:ss come attestate dal file “daticert.xlm” di certificazione del messaggio generato dal sistema in allegato alla PEC e contenente le informazioni relative alla ricevuta di accettazione del messaggio di posta elettronica certificata inviata dall’impresa istante.

La Camera di Commercio procede all’istruttoria delle domande di contributo fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili all’interno della  pertinente articolazione provinciale dello sportello.

Le domande, in bollo,  redatte utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito di Unioncamere (http://www.fvg.camcom.it) nonché sui siti delle singole Camere di commercio, sono presentate esclusivamente:
tramite posta elettronica certificata (PEC) dell’impresa in conformità alle norme vigenti in materia,
sottoscritte con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa nonché  inviate, esclusivamente all’indirizzo dell’ente competente per territorio di seguito specificato:
Camera di Commercio di Gorizia: fondogorizia@go.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Pordenone: cciaa@pn.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Trieste: cciaa@ts.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Udine: cciaa@ud.legalmail.camcom.it
È competente territorialmente la Camera di Commercio sul cui territorio è localizzata la sede o l’unità operativa dell’impresa destinataria dell’intervento.

NB. Indicazioni: come comunicare con la PEC

Alle domande devono essere allegati:
– relazione illustrativa del progetto/Quadro riepilogativo di spesa (All. 1)
– dichiarazione sostitutiva atto notorio (all. 1 bis)
– dichiarazione ai fini dimensionali (All. 2)
– dichiarazione de minimis (All. 3 ed eventualmente All. 3bis)
– preventivi  e/o giustificati di spesa dei fornitori
– eventuali curriculum vitae dei consulenti
Le domande presentate ad indirizzi PEC diversi da quelli sopra indicati non saranno considerate valide e verranno archiviate ai sensi dell’art.11 comma 9 del Regolamento.

La casella PEC da cui è stata inoltrata la domanda da parte dell’impresa, e precisata nella modulistica, verrà utilizzata  dai soggetti gestori dei contributi per l’invio di richieste e comunicazioni ufficiali relative all’istruttoria della domanda di contributo (inammissibilità, motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, richieste di integrazioni, etc….).

Le imprese che presentano domanda di contributo, per beneficiare dell’agevolazione richiesta, sono tenute a:
rispettare le condizioni previste dal DL 95/2012 art. 4, comma 6, come convertito dalla L. 135/2012, che prevede che “Gli enti di diritto privato di cui agli articoli da 13 a 42 del codice civile, che forniscono servizi a favore dell’amministrazione stessa, anche a titolo gratuito, non possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche“.
Le iniziative oggetto di domanda di contributo sono finanziate con fondi regionali.

Modulistica

Regolamento
Nota informativa femminile
Domanda imprenditoria femminile
All 1 relazione illustrativa e piano di spesa
All 1bis dichiarazioni impresa
All. 2 dimensione pmi
All. 3 femm_de_minimis
All. 3bis deminimis
Riparto fondi regionali 2015

Rendiconto

Modello di rendicontazione
Liberatoria fornitore
Vincolo di destinazione

Contatto

Area creazione e sviluppo d’impresa
Cristiana Basile
Tel. 040 6701512
Email: contributi@ariestrieste.it