Che cos’è il Gruppo di Azione Costiera del Friuli Venezia Giulia e quali sono le attività che ha svolto sul territorio dal 2012, quando è stato creato, al 2015. Come possono essere valorizzate turisticamente le zone di pesca e che attività di diversificazione posso essere attuate dagli operatori di questo comparto, anche in vista della prossima disponibilità di importanti risorse pubbliche. Sono questi i temi affrontati nell’ambito del convegno “Il Gruppo di Azione Costiera del Friuli Venezia Giulia per lo sviluppo delle zone di pesca”, tenutosi in Camera di Commercio.

<La Camera di commercio di Trieste e Aries sono da anni vicini al settore della pesca e dell’acquacoltura e hanno sviluppato, assieme a tutta la filiera e le categorie, progetti a valere su finanziamenti comunitari per aiutare il settore a dotarsi delle risorse per promuovere e favorire lo sviluppo e contrastare elementi di crisi che ne minacciano l’attività – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio e del GAC FVG, Antonio Paoletti -. Confermo la piena disponibilità dell’Azienda speciale Aries a continuare nel percorso fin qui svolto, e come presidente del GAC FVG mi auguro che il partenariato avviato possa continuare ed eventualmente essere ampliato. Stiamo infatti ragionando sulla governance, sulla natura giuridica del GAC e sul suo allargamento, ma soprattutto sulla prossima consultazione con il territorio, con gli operatori e gli stakeholder, in primis quelli del settore della pesca. Il mondo della pesca ha bisogno di aiuto e la nuova programmazione ci darà ancora la possibilità di realizzare azioni concrete e vicine alle necessità del comparto>.

Il GAC è un’entità operativa voluta dall’Unione Europea, come strumento per garantire lo sviluppo equilibrato del settore della pesca nel rispetto delle risorse marine e ambientali. In Italia ne sono stati costituiti 43 composti da realtà pubbliche e private per garantire la realizzazione di progetti a favore delle aree costiere. Il GAC FVG è nato nel 2012, abbraccia il territorio di Duino Aurisina/Devin Nabrežina (Ts) e Marano Lagunare (Ud), ed è formato da Aries – Camera di Commercio di Trieste (che ne coordina le attività), Comune di Marano Lagunare, Comune di Duino Aurisina, Confcooperative FVG, Legacoop Fvg, UILA Fvg, Consorzio Promotrieste, Cooperativa Portomaran. Grazie al finanziamento del Programma Operativo del  Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia il GAC FVG ha avviato numerose attività a favore del settore della pesca in diversi ambiti. Sul fronte dell’internazionalizzazione sono state attuate azioni di promozione dei prodotti ittici locali nei confronti dei mercati austriaco e tedesco ed è stata creato Fish Very Good “il Salone a miglio 0” per il pescato dell’Alto Adriatico.

Grazie alle attività del GAC FVG si aprono quindi nuovi scenari per il comparto della pesca e dell’acquacoltura del Friuli Venezia Giulia, che potrà essere maggiormente connesso a quello turistico, in maniera da garantire la tutela delle professioni legate al mare, anche in vista della prossima disponibilità di 2,6 milioni di euro per lo sviluppo delle strategie locali. <Si aprirà probabilmente entro la prima metà di luglio l’invito alla presentazione delle candidature per la selezione delle strategie di sviluppo locale – ha commentato Franco Manzin funzionario della Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha portato il saluto dell’assessore Panontin -. Stiamo predisponendo tutti gli strumenti tecnico/amministrativi per presentare formalmente gli inviti. Alla candidature dovrà presentarsi un gruppo giuridicamente definito, con una governance precisa e una sua struttura definita. Inoltre l’auspicio è che facciano parte di questo nuovo soggetto tutti i comuni costieri del Friuli Venezia Giulia>.

Un’occasione importante per portare avanti i progetti avviati, come ha sottolineato Paolo Marchese, coordinatore dell’attività del GAC FVG per Aries. <Concluse le attività della precedente programmazione possiamo ora guardare alla programmazione 2014-2020 – ha commentato -. In questi 4 anni abbiamo messo in campo numerose iniziative, che pur mantenendo al centro delle nostre azioni la pesca hanno permesso la realizzazione di molte attività, dal pescaturismo, alla realizzazione di studi e analisi ad attività di ripopolamento ittico. Non bisogna poi dimenticare le azioni di promozione del pescato locale in regione e all’estero>.

Attraverso il GAC FVG sono infatti state sostenute le attività di pesca turismo ed è stata promossa l’animazione nelle zone costiere con attività ed eventi. In campo ambientale l’attività del GAC FVG si è concentrata sul coordinamento delle iniziative di turismo naturalistico anche attraverso lo sviluppo di un’applicazione mobile, scaricabile gratuitamente, per favorire la fruizione degli itinerari costieri del Friuli Venezia Giulia, denominata Fish Tour Fvg e all’implementazione multimediale del Museo Archeologico della Laguna di Marano Lagunare.

Azioni che porteranno ricadute positive per il territorio, come ha dichiarato nel proprio intervento Maurizio Spoto, direttore della Riserva Marina WWF di Miramare. <L’obiettivo innovativo dell’iniziativa di turismo naturalistico attivata dal GAC FVG è stato quello di mettere in rete le aree protette  marine e costiere del Friuli Venezia Giulia con il mondo della pesca tradizionale locale attraverso un itinerario turistico ed educativo che comprende attività di educazione ambientale e di pescaturismo e una serie di sistemi informativi cartacei e digitali – ha detto -. È senza dubbio un’esperienza positiva da completare e da continuare specialmente per avvicinare le aree protette e i pescatori verso nuove attività di turismo slow, attivo e culturale che possono rappresentare un’importante valorizzazione culturale del nostro territorio ma anche una fonte integrativa di finanziamento sia per gli imprenditori ittici sia per i gestori delle aree protette. L’itinerario progettato, che si snoda da Miramare fino alle foci del Tagliamento verrà percorso a partire dal 21 giugno dall’iniziativa “Terramare – Cammini” promossa dall’OGS, una staffetta di nuoto, vela e canoa, che facendo sosta a Miramare, Santa Croce, Grado e Marano sarà anche motivo di visita delle mostre realizzate dal GAC FVG nelle aree protette costiere e marine>.

Sul fronte istituzionale apprezzamento per le azioni del GAC FVG è arrivato da Andrej Cunja, assessore al Turismo e Politiche del mare del Comune di Duino Aurisina/Obcina Devin Nabrezina. <Il GAC FVG è stato un’occasione per intervenire a supporto di un settore storico come quello della pesca – ha detto -. Le Falesie di Duino sono un’area protetta, ma abbiamo trovato il modo di conciliare la tutela ambientale con la pesca, facendo di parte della riserva un’area di ripopolamento a favore delle zone limitrofe. Abbiamo poi attuato un intervento pubblico/privato di infrastrutturazione della banchina del Villaggio del pescatore. Contiamo quindi con la prossima programmazione dei fondi europei di riprendere queste opere ed essere nuovamente partner del GAC FVG>.

Concorde anche l’assessore a Cultura e Turismo del Comune di Marano Lagunare, Riccardo Braggion. <Abbiamo proseguito nel progetto avviato dalla precedente amministrazione comunale apportandovi alcune modifiche – ha spiegato -. Sono state sviluppate iniziative che vanno a potenziare l’attrattiva turistica del Comune di Marano, come l’implementazione multimediale del Museo Archeologico. Molto importanti anche gli interventi attuati a favore del territorio, come la manutenzione della segnaletica legata alla viabilità dei canali da Marano a Porto Buso, che se fossero reperite altre risorse potrebbe essere estesa ai canali secondari>.

Per il raggiungimento degli obiettivi del GAC FVG è stato importante il contributo dato proprio dai pescatori, come ha sottolineato Walter de Walderstein del Consorzio Giuliano Maricoltori.  <Molti pescatori hanno capito che non si può solo prelevare, ma che servono azioni che favoriscano la produttività verso alcune specie obiettivo nel giusto equilibrio ambientale e l’uso di attrezzature meno impattanti. Con gli adeguati mezzi finanziari e tecnico-scientifici si potranno sviluppare le attività che porteranno a una gestione integrata delle zone a regime speciale. Purtroppo il finanziamento per la realizzazione di strutture sommerse o esperienze di restocking non è sufficiente, ma sono indispensabili anche gli strumenti legislativi che consentano di gestirle nel tempo>.

Simile l’opinione di Davide Dugulin della società Laudamar, attiva nel pescaturismo. <Il ruolo del GAC FVG è stato di primaria importanza: abbiamo bisogno di essere accompagnati ed avvicinati alle istituzioni, perché necessitiamo di aiuti seri e a lungo termine, in modo tale da tenere attiva la cultura di mare, dei pescatori e della gente di mare – ha spiegato -. Ci siamo proposti di collaborare in una ottica moderna, offrendo le nostre storie, le nostre conoscenze, guidando i turisti in un viaggio alla scoperta del nostro mare, che tanto ha dato negli anni, e tante sorprese ci riserva ancora>.

IL GAC FVG ha però sostenuto anche attività a carattere scientifico, come ha ribadito Saul Ciriaco del Consorzio Gestione Piccola Pesca. <Abbiamo attuato un’azione sperimentale di ripopolamento dei cefalopodi, in particolare seppie e calamari e grazie ad essa è emersa la possibilità di utilizzare le uova dei cefalopodi catturati per attività di ripopolamento>.

Importante infine, lo scambio di best practice e il confronto con gli altri GAC, come ha testimoniato Mitja Petric, vice presidente del GAL/GAC “LAS ISTRA”, della vicina Slovenia. <Il nostro primo obiettivo è stato dare la possibilità ai pescatori di usufruire dei fondi europei per diversificare l’attività aggiungendo alle attività di pesca quelle di pescaturismo – ha dichiarato -. In futuro auspichiamo quindi la possibilità di sviluppare progetti transfrontalieri>.