Rilancio competitività

Contributi a favore del rafforzamento ed il rilancio della competitività

Riferimenti

– Legge regionale 4 aprile 2013, n. 4 , art. 2 comma 2 lett. a ) e artt. 7-8-9-10 , e s.m.i.
– Regolamento approvato con DPReg. 21 marzo 2014, n.043/Pres e pubblicato sul Bur n.14 del 2 aprile 2014 modificato con Delibera di Giunta Regionale n. 1304 del 11 luglio 2014.
– Regolamento emanato con DPReg. 17 luglio 2014, n. 151/Pres e pubblicato sul BUR n. 31 del 30 luglio 2014 (Regolamento di modifica);
– DGR n. 1428 del 24 luglio 2014, pubblicata sul BUR n. 32 del 06 agosto 2014, con la quale è stata approvata la scheda di attività relativa alla Linea d’Azione 3.1.1 del “Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC).

Beneficiari

Sono soggetti finanziabili le PMI  (come definite dal decreto del Presidente della Regione 29 dicembre 2005, n. 463 ) che alla data di presentazione della domanda:
a) sono iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per territorio;
b) sono  attive;
c) hanno  sede legale o unità operativa/e, presso cui è realizzato il progetto, nel territorio regionale;
d) non sono  in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;

Si segnala che a decorrere dal 1° gennaio 2013 è entrato in vigore il DL 95/2012 (spending review) il quale all’art. 4 comma 6 stabilisce che“…Gli enti di diritto privato di cui agli articoli da 13 a 42 del codice civile, che forniscono servizi a favore dell’amministrazione stessa, anche a titolo gratuito, non possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche…”.

Aree di applicazione

Regione Friuli Venezia Giulia

Progetti ed iniziative ammissibili

Nell’ambito di un progetto finalizzato al perseguimento degli obiettivi di rilancio e rafforzamento della competitività della PMI richiedente,  sono ammissibili ad incentivazione iniziative che siano caratterizzate dal fatto di essere innovative e con alto potenziale di crescita e sviluppo economico, e che riguardano:
a) attività finalizzate all’utilizzo del commercio elettronico, per una spesa minima ammissibile di € 5.000 ed un contributo massimo erogabile di € 30.000;
b) introduzione di una certificazione di qualità, per una spesa minima ammissibile di € 5.000 ed un contributo massimo erogabile di € 30.000;
c) ricorso a un manager a tempo, per una spesa minima ammissibile di € 10.000 ed un contributo massimo erogabile di € 70.000;
d) ricorso al consulente per l’internazionalizzazione, per una spesa minima ammissibile di € 5.000 ed un contributo massimo erogabile di € 70.000;
e) ricorso al consulente per la strategia aziendale, per una spesa minima ammissibile di € 5.000 ed un contributo massimo erogabile di € 70.000.

Il progetto presentato comprende al massimo una iniziativa per ciascuna delle tipologie sopra elencate.

La medesima impresa presenta una sola domanda di incentivo per ciascun anno solare.

Spese ammissibili

Le spese, considerate al netto dell’IVA, sono ammissibili se sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda (salvo quelle collegate alle operazioni di microcredito di cui all’art. 7 comma 2 bis lett. a) del Regolamento)  e  quando riguardano:
– per le iniziative concernenti attività finalizzate all’utilizzo del commercio elettronico (per il dettaglio si veda art. 7 del Regolamento):
1) acquisizione di servizi
2) beni materiali
3) beni immateriali
– per le iniziative concernenti l’introduzione di una certificazione di qualità (per il dettaglio si veda art. 7 del Regolamento):
1) le spese per il rilascio;
2) le spese per l’acquisizione di servizi di consulenza;
3) le spese per l’acquisizione di software;
– per il ricorso ad un manager a tempo:
le spese a carico dell’impresa relative al compenso lordo spettante al manager a tempo per le prestazioni rese;
Le prestazioni del manager a tempo possono essere rese in forza di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con qualifica di dirigente, un contratto a progetto o un contratto di prestazione d’opera.
– per il ricorso al consulente per l’internazionalizzazione:
le spese a carico dell’impresa relative al compenso lordo spettante al consulente per  l’internazionalizzazione per le prestazioni rese.
– per il ricorso al consulente per la strategia aziendale:
le spese a carico dell’impresa relative al compenso lordo spettante al consulente per la strategia aziendale per le prestazioni rese.

Le prestazioni del consulente per l’internazionalizzazione e per la strategia aziendale possono essere rese in forza di un contratto a progetto o un contratto di prestazione d’opera. I consulenti possono  rendere le sue prestazioni anche nell’ambito dell’applicazione di uno specifico contratto di fornitura di servizi di  consulenza con società iscritte al Registro delle imprese.

Il manager a tempo ed i consulenti  per  l‘internazionalizzazione e la strategia aziendale non devono essere collaboratori già inseriti nell’organizzazione aziendale in modo continuativo e le prestazioni da questi fornite non devono avere natura continuativa o periodica, né consistere in ordinari costi di gestione dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità.

Sono inoltre ammissibili le spese sostenute esclusivamente da microimprese relative ad operazioni di microcredito volte alla realizzazione delle iniziative oggetto di domanda di finanziamento e che riguardano
premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni o di garanzie a prima richiesta, rilasciate nell’interesse della microimpresa beneficiaria da banche, istituti assicurativi e confidi (con un incentivo massimo di 2.500 euro)
Si precisa che, seppur indicate come ammissibili nel testo del Regolamento, in base all’attuazione delle disposizioni contenute nella scheda attività relativa all’utilizzo dei fondi PAR FSC, NON sono ammissibili le spese relative agli oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e perizia.

Sono altresì ammissibili le spese connesse all’attività di certificazione di cui all’articolo 41 bis della legge regionale 7/2000, nell’importo massimo di 1.000 euro.

Non sono ammesse le spese sostenute prima della presentazione della domanda (salvo quelle collegate alle operazioni di microcredito di cui all’art.7 comma 2 bis lett. a) del Regolamento) nonché le spese diverse da quelle considerate ammissibili dal Regolamento di cui all’ art. 7 comma 9.

Le iniziative realizzate presso la sede legale od unità operative situate al di fuori del territorio provinciale relativo all’articolazione provinciale dello sportello interessata non sono ammissibili ad incentivazione.

Ai sensi dell’articolo 31 della legge regionale 7/2000 non è ammissibile la concessione di incentivi a fronte di rapporti giuridici instaurati, a qualunque titolo, tra società, persone giuridiche, amministratori, soci, ovvero tra coniugi, parenti e affini sino al secondo grado qualora i rapporti giuridici così instaurati assumano rilevanza ai fini della concessione degli incentivi.

Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute – fatturate e pagate – direttamente dall’impresa beneficiaria, giustificate da fatture o da documenti probatori equivalenti, regolarmente emessi agli effetti fiscali e pagati nel rispetto della normativa vigente, nonché debitamente quietanzati.

Agevolazioni

In ottemperanza a quanto previsto dall’art.9 comma 1 e dall’art.28 comma 3  del Regolamento, l’intensità dell’incentivo concedibile è pari al 49% della spesa ammissibile, salvo che l’impresa abbia richiesto un’intensità minore.
Nel caso in cui sia attribuito un punteggio pari o superiore a 3 punti per il criterio di valutazione previsto all’allegato C, lett. h) ( relativo alla contemporanea realizzazione di più iniziative tra quelle previste dall’articolo 6, comma 1, lettere da a) ad e) del Regolamento ) , l’intensità dell’incentivo concedibile è aumentata di un punto percentuale.

Ferma restando l’applicazione dei limiti previsti dalla normativa in tema di aiuti di Stato,come richiamata dall’articolo 8, l’ammontare massimo dell’incentivo complessivamente concedibile per ciascun progetto è pari a 200.000,00 euro.

I contributi non sono cumulabili con altri incentivi, ottenuti per le stesse iniziative ed aventi ad oggetto le stesse spese, ad eccezione delle spese relative ad operazioni di microcredito effettuate da microimprese ai fini del finanziamento per la realizzazione  delle iniziative presentate in domanda, di cui all’articolo 7, comma 2 bis lett.a) del Regolamento, il cui contributo è cumulabile con gli interventi attivati dai confidi in base ai commi 34 e 35  dell’art.7 della L.R. 1/2007, a condizione che gli stessi non superino l’importo della spesa sostenuta effettivamente dall’impresa.

Regimi d’aiuto

Gli incentivi per la realizzazione delle iniziative finalizzate all’utilizzo del commercio elettronico, all’introduzione di una certificazione di qualità, e per il ricorso a un manager a tempo, qualora le relative prestazioni siano rese in forza di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con qualifica di dirigente, sono concessi secondo il regime “de minimis”, ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, e nel caso di imprese che operano nel settore della produzione di  primaria di prodotti agricoli, ai sensi del regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013.

Gli incentivi per il ricorso a un manager a tempo, qualora le relative prestazioni siano rese in forza di un contratto a progetto o di un contratto di prestazione d’opera, nonché gli incentivi per il ricorso al consulente per l’internazionalizzazione ed al consulente per la strategia aziendale, sono concessi in osservanza del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

Termini

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9.15 del 22/09/2014 ed entro le ore 16.30 del 31/12/2014 alla Camera di commercio sul cui territorio è localizzata la sede o unità operativa dell’impresa destinataria dell’investimento, comunque prima dell’avvio degli interventi.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande, per le imprese triestine, sono presentate esclusivamente mediante posta elettronica certificata “PEC”, trasmessa mediante la casella di PEC dell’impresa e indirizzata esclusivamente all’indirizzo PEC dell’ente competente per territorio di seguito specificato:
o    Camera di Commercio di Trieste:  cciaa@ts.legalmail.camcom.it

La domanda di incentivo è valida unicamente se sottoscritta con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa richiedente.
La medesima impresa presenta una sola domanda di incentivo per ciascun anno solare.

Lo schema di domanda si compone di:
a) modello di domanda (allegato A)
b) relazione illustrativa del progetto, con indicazione della relativa durata, e delle iniziative in cui lo stesso si articola (allegato n. 1 al modello di domanda);
c) quadro riepilogativo della spesa (allegato n. 2 al modello di domanda);
d) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante i requisiti per la classificazione di microimpresa, piccola impresa, media impresa (allegato n. 3 al modello di domanda);
e) preventivi di spesa;
f) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la concessione di aiuti in “de minimis” (allegato n. 4 al modello di domanda);
g) nel caso delle iniziative relative al manager a tempo ed ai consulenti, curriculum vitae del manager a tempo, del consulente per l’internazionalizzazione, del consulente per la strategia aziendale, con relazione sulla qualificazione e l’esperienza maturata, con particolare riferimento alla natura della prestazione da svolgere;
h)eventuali altri allegati.

Le domande presentate con modalità diverse da quelle precisate o inoltrate ad indirizzi PEC diversi da quelli sopra indicati (e definiti sia nell’Avviso di apertura dei termini per la presentazione delle istanze che nella Nota Informativa) non saranno considerate valide e verranno archiviate ai sensi dell’art.11 commi 4, 5 e 12 del Regolamento.

Procedure

Le domande inviate sono istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione, attestato ai sensi dell’articolo 11, comma 4 del Regolamento, precisando che per  “data e ora di ricezione” si intendono la data e l’ora in hh:mm:ss come attestate dal file “daticert.xlm” di certificazione del messaggio generato dal sistema in allegato alla PEC e contenente le informazioni relative alla ricevuta di accettazione del messaggio di posta elettronica certificata inviata dall’impresa istante.

Gli incentivi sono concessi dal soggetto gestore tramite procedimento valutativo a sportello, su base provinciale, nel rispetto dei criteri valutativi di cui all’allegato C del Regolamento.

Le concessioni avvengono nei limiti delle risorse disponibili nella provincia di competenza.

Eventuali variazioni al progetto ammesso ad incentivazione devono essere valutate dalla CCIAA competente, pena revoca degli incentivi. Deve quindi essere inoltrata al soggetto gestore apposita richiesta sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria, adeguatamente motivata e accompagnata da una sintetica relazione che evidenzia e motiva gli scostamenti previsti rispetto al progetto originario.

Modulistica

Regolamento
Domanda
Allegato 1 – Relazione illustrativa
Allegato 2 – Quadro riepigolativo spesa
Allegato 3 – Dichiarazione sostitutiva
Allegato 4 – Dichiarazione de minimis
Nota informativa
Fac simile fideiussione
Richiesta d’anticipo

Con la creazione della CCIAA Venezia Giulia è stata creata la PEC del nuovo ente camerale.
La nuova PEC è: cciaa@pec.vg.camcom.it.
Pertanto le rendicontazioni relative alle domande di contributo devono essere inviate al nuovo indirizzo PEC.

Modulistica per la rendicontazione

– Rendicontazione PAR FSC (scarica in formato pdf o rtf)
– Rendicontazione con risorse regionali (scarica in formato pdf o rtf)
– Vincolo di destinazione (scarica in formato pdf o rtf)

Istruzioni per la corretta redazione dei moduli compilabili online

La corretta compilazione on line è stata testata con Acrobat reader, scaricabile gratuitamente all’indirizzo web
» http://get.adobe.com/it/reader/
Con questa versione non è possibile salvare i modelli una volta compilati (è invece possibile salvare in locale il documento originale vuoto).
Si consiglia quindi di procedere alla compilazione quando si è in possesso di tutte le informazioni necessarie (il modello è comunque stampabile in ogni fase della compilazione con i dati inseriti fino a quel momento).
Se si utilizzano versioni con licenza è possibile salvare in locale i moduli compilati.
Indicazioni
1) compilare la modulistica in ogni sua parte
2) stampare l’intera documentazione
3) apporre la marca da bollo sulla prima pagina del modello di domanda “Allegato A”
4) scansionare tutta la modulistica
5) firmare digitalmente il file ed inviarlo con PEC

Elenco domande istruibili presentate

Contatto

Area creazione e sviluppo d’impresa
Sonja Milisavljevic
Tel. 040 6701403
Cristiana Basile
Tel. 040 6701512
Email: contributi@ariestrieste.it